Il deserto dei giorni feriali

Il deserto dei giorni feriali

Accorgersi del crocus che cresce, segno di imminente primavera, ascoltare lo scorrere dell’acqua sulle pietre, perdersi con lo sguardo in un cielo di nuvole, penetrare attraverso le cose per scoprirne l’essenza che è dono, scrutare un volto per scorgerne un muscolo tirato, una piega di fatica. E’ il deserto dei giorni feriali da vivere, non da sorvolare nella frenesia dei ritmi di lavoro o degli impegni familiari.

Deserto è far silenzio attorno a sé, nonostante il frastuono, senza aspettare di ritagliarsi uno spazio perché tutto è spazio, tutto è silenzio, tutto è dono.

“Riconoscere un fiore nel deserto” scriveva frère Roger di Taizé. Perché il fiore parla di Lui. E fiore diventa una parola pronunciata e una non detta, un sorriso ricevuto e uno donato, un gesto compiuto e uno promesso.

Ascoltare il silenzio delle cose e delle persone, che parlano di Lui. Della minestra che cuoce tra le mura di casa o del respiro del vento tra i semafori cittadini, delle parole non dette in una mail frettolosa, dell’occhio vispo di un bimbo o in quello spento di un anziano malato.

Riscoprire il deserto del cuore come esperienza fondamentale di fede, incarnare uno spirito contemplativo nel quotidiano per scoprire fili invisibili e strade inesplorate dove Lui parla al nostro cuore. Rientrare in se stessi  – “Fammi conoscere, Signore, le tue vie” (Sal 24,4) – per riannodare legami al rientro dal lavoro, allargare lo spazio del cuore, offrire uno sguardo d’amore, tacere una parola che potrebbe ferire, costruire un perdono, progettare nuovi giorni…

Foto: mtp

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Maria Teresa Pontara Pederiva, trentina (1956), moglie e madre di tre figli, insegna scienze al Liceo Galilei di Trento; diplomata in scienze religiose con tesi in bioetica (rel. Lorenzetti), è giornalista dal 1984 per passione. Collabora con i settimanali diocesani Vita Trentina e Il Segno, le riviste delle Edizioni Dehoniane e il portale Vatican Insider-La Stampa. Con il testo La Terra giustizia di Dio. Educare alla responsabilità per il creato, EDB 2013 ha inteso condividere 30 anni di impegno per la custodia del creato.