2. Il digiuno ebraico

2. Nel Nuovo Testamento la «penitenza» non c’è. O meglio: forse l’unico che la predica è l’ultimo dei profeti veterotestamentari, ovvero Giovanni Battista, ma anche le sue esortazioni sono piuttosto per il ravvedimento e la conversione più che per la penitenza intesa come noi la pensiamo oggi. Nemmeno quando Gesù va nel deserto per 40 giorni si dice che «fa penitenza»; solo che digiunò. E si intende il digiuno ebraico, che era una purificazione fatta prima di incontrare Dio (vedi Mosé sul Sinai) o di iniziare una missione «divina», o ancora in segno di lutto.

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Roberto Beretta, giornalista e saggista. Ha scritto una ventina di libri, tutti di argomento religioso, di «destra» (Storia dei preti uccisi dai partigiani , Il lungo autunno, controstoria del Sessantotto cattolico ) e di «sinistra» (Chiesa padrona , Le bugie della Chiesa ). L'ultimo è appena uscito e si intitola La santa puttana. È assessore alla trasparenza e alla sicurezza della sua città, Lissone, per una lista civica. Ha due figli e ancora una gran voglia di dire la sua.