VERONICHE & CIRENEI
Chi porta la croce oggi e chi aiuta qualcun altro a portarla: storie di Passione dalla nostra quotidianità.
Risorti di oggi: Immaculée più forte dell’orrore
VERONICHE & CIRENEIYiden e la sua seconda vita
VERONICHE & CIRENEILa Veronica, lei sola, fa un passo in avanti: oltre l’indifferenza, oltre il giudizio, oltre il perbenismo; è attirata da quel volto, da quella umanità che proprio nell’ingiusta sofferenza risplende.
Il suo è un piccolo gesto, non influisce sul destino di Gesù e neppure sulla storia, ma è un gesto che consola. La Veronica, con la premura di una madre, la tenerezza di una sorella, la prontezza di un’amica si fa avanti, si avvicina al volto (cioè riconosce nel condannato una persona) e con il suo gesto imprime per sempre nel telo lo splendore del Dio fatto uomo.
Di lei non si parla nei vangeli, ma accanto ad ogni persona che soffre noi oggi la riconosciamo.
Maria Laura Mino,
biblista
per Via Crucis 2011
della Comunità di Bolgare (BG)
Silvia, che asciuga le lacrime dei malati terminali
VERONICHE & CIRENEIRosaria, chiusa nel dolore
VERONICHE & CIRENEIMargherita, che vuole essere Cristo in azienda
VERONICHE & CIRENEI«Signore, come membra del Tuo Corpo, noi ci aiutiamo a vicenda a portare la croce e ammiriamo l’esercito immenso di cirenei che, pur non avendo ancora la fede, hanno generosamente alleviato le Tue sofferenze nei Tuoi fratelli.
Quando aiutiamo i fratelli della Chiesa perseguitata, facci ricordare che, in realtà, siamo noi a essere ancor più aiutati da loro».
Card. Joseph Zen Ze Kiun,
vescovo di Hong Kong
Via Crucis al Colosseo 2008