Giovani e Parola: il disprezzo del mondo

Giovani e Parola: il disprezzo del mondo

Da qualche anno è iniziata una vera e propria “caccia all’uomo”. Ed è stato allora che ho preso la ferma decisione di trovare il responsabile, a mio dire, di uno dei torti più grandi che sento di aver subìto: il disprezzo del mondo. Non mi riferisco né a un senso di rabbia, né a una forma vagamente depressiva. Piuttosto, intendo dire quella sottile supponenza che mi ha portato per molto tempo a considerare le cose di quaggiù come potenzialmente pericolose.

È un rischio che in noi cristiani – super-cristiani direbbero alcuni, immagino in tono a metà tra l’ironico e il dispregiativo – è più frequente di quel che si possa immaginare. Cristiani con la puzza sotto il naso, che dall’alto della loro superiorità credono di essere privilegiati perché in contatto con le cose spirituali. E convincersi di questa bugia è necessario per sopravvivere. Anche a me serviva questa corazza, troppo rischioso fare i conti con la mia realtà e ammettere che non è così perfetta come la vorrei.

Per tanto tempo ho investito energia alla ricerca di questo colpevole. Qualche volto, sempre sfocato, nessuno però mi ha mai convinto del tutto. Tempo sprecato, credo: ho deciso che smetto di rovistare nel passato, di attribuire colpe a volti mai nitidi. Guardo in avanti, accetto la proposta della Parola: “Dio ha tanto amato il mondo” e “Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato” (Gv 3,16-17).

È Dio per primo che mi insegna a voler bene e valorizzare la realtà dove abito, le persone che ho nella mia vita, persino le opportunità che la modernità mi offre. Non voglio più rifugiarmi solo nelle cose sofisticate, imparo ad apprezzare anche la semplicità, l’essenziale, la gente, perché “sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi” (Sal 26). E desidero tanto che anche la relazione con Lui non sia un’evasione fuori di me e dal mio mondo tramite sentimenti pii, ma sia il luogo in cui mi presento a Lui nella mia verità profonda, per essere risanato dal suo amore.

Cristiano Vanin

Foto: Flickr/Cino

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