31. L’ascesi come esaltazione del corpo

31. L’ascesi non è dunque «mortificazione» del corpo, ma la sua esaltazione massima, il suo ritorno all’origine divina. Se l’ipotesi è vera, si tratta di un capovolgimento di prospettiva carico di conseguenze anche nella pratica; il digiuno, per esempio, rappresenta il tentativo di sottrarsi alla pesantezza delle membra o alla schiavitù della fatica per procurarsi il cibo; l’astinenza rimanda allo stato paradisiaco dell’assenza di passioni ingovernabili; il sacrificio di qualcosa rivela la libertà dell’essere superiori alla necessità… Ma ognuna di queste azioni senza la pretesa di ottenerne il compimento assoluto.

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Roberto Beretta, giornalista e saggista. Ha scritto una ventina di libri, tutti di argomento religioso, di «destra» (Storia dei preti uccisi dai partigiani , Il lungo autunno, controstoria del Sessantotto cattolico ) e di «sinistra» (Chiesa padrona , Le bugie della Chiesa ). L'ultimo è appena uscito e si intitola La santa puttana. È assessore alla trasparenza e alla sicurezza della sua città, Lissone, per una lista civica. Ha due figli e ancora una gran voglia di dire la sua.