Figli usati per uccidere e un Figlio donato al mondo

Figli usati per uccidere e un Figlio donato al mondo

Ancora una volta, gli estremisti del Jihad si servono dei piccoli per dare la morte. Un prigioniero viene ucciso da un bambino-soldato (“cuccioli della Jihad“, li chiamano con un orrendo ossimoro), e Boko Haram si serve di un’adolescente kamikaze per seminare distruzione in un mercato in Nigeria.

Chi usa in questo modo bambini ed adolescenti commette un doppio, terribile crimine. Uccide le vittime, e uccide i carnefici. Nel caso della kamikaze, la sua morte anche fisica è servita a dare la morte a più di trenta persone. Nel caso del ragazzino trasformato in boia, la sua vita fisica forse continuerà a lungo, ma cosa sia accaduto nella sua psiche, nella sua anima, nella sua persona dopo che ha scaricato il suo revolver sulla vittima nessuno può dirlo.

I figli, i bambini, i giovani: il futuro di un popolo, ciò che tutte le culture – e persino gli animali – hanno sempre protetto e cercato di tenere fuori dalla guerra. Ora sono usati per dare la morte, e procurarla a se stessi nello stesso tempo.

Come è diverso tutto ciò da quello che leggiamo nel Vangelo di Giovanni: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Da un lato, figli usati per dare e procurarsi la morte. Dall’altro, un Figlio che accoglie la morte per dare la vita ai figli.
Da un lato l’uso. Dall’altro il dono.
Da un lato la follia dell’odio. Dall’altro quella dell’amore.

Foto: Flickr/Lamerie

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Chiara Bertoglio è una giovane concertista di pianoforte, musicologa, scrittrice e docente italiana. Formatasi presso insegnanti quali Paul Badura Skoda, Konstantin Bogino, Sergio Perticaroli, e diplomatasi appena sedicenne, Chiara Bertoglio ha tenuto il suo primo recital ad otto anni, ed il suo primo concerto con orchestra a nove; si è in seguito esibita nelle più importanti sale italiane ed estere, fra cui la Carnegie Hall, il Concertgebouw di Amsterdam, la Royal Academy di Londra, l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, collaborando con musicisti come Leon Fleisher, Ferdinand Leitner, Marco Rizzi e molti altri. Laureata e dottore di ricerca in musicologia, e con un master in teologia, ha scritto diversi libri e numerosi saggi per riviste specialistiche italiane ed internazionali, partecipando come relatrice a convegni prestigiosi (ad Oxford, Londra, Roma etc.). Impegnata nell’approfondimento dei rapporti fra musica e spiritualità cristiana, ha pubblicato libri sull’argomento; inoltre, scrive articoli e libri non musicali per diffondere storie positive di speranza. Svolge intensa attività didattica privatamente ed in importanti istituzioni italiane ed estere, sia come docente di pianoforte sia come musicologa.