20. Ma occorre guardarsi anche dalla perversione opposta, così ben rappresentata da secoli di ascetica cattolica: quella secondo la quale Dio «gode» (nel senso che viene glorificato) della sofferenza dei suoi eletti. La penitenza «attira le grazie da parte di Dio», la mortificazione «rende propizio il Signore alle anime»; «L’amore della croce – così un manuale pre-Vaticano II – consiste nel preferire il sacrificio piuttosto che il piacere, per poter dimostrare così in modo più efficace il proprio amore a Dio»…