Provenivano dall’antica Ninive – la «grande città» le cui rovine sorgono subito fuori dall’odierna Mosul – buona parte dei reperti distrutti nel museo archeologico della martoriata città del nord dell’Iraq. E mentre vediamo scorrere sulle nostre bacheche queste immagini – che nella sua follia il sedicente califfato diffonde come una conquista – non possiamo non ripensare al profeta: «Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: “Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta» (Giona 3,4). Quaranta giorni. Allora come oggi, possano diventare il tempo della conversione dei cuori.